Criptovalute

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Le criptovalute e i sistemi di valuta digitale

Cosa sono le criptovalute?

Ormai tutti conoscono il Bitcoin, la prima tra le criptovalute ad essersi affermata.

Il mondo di internet è molto vasto, pieno di cose ancora sconosciute a molte persone. Possiamo immaginare il web come un’iceberg: la parte che emerge dall’acqua è quella visibile, invece, quella inferiore è quella estranea, ovvero il Deep Web. All’interno di quest’ultimo rientrano, appunto, le criptovalute (cryptocurrency in inglese).

Si tratta di monete digitali utilizzate per fare acquisti, create attraverso codici e conosciute anche come criptomonete. Si avvalgono della tecnologia Blockchain, in grado di garantire un sistema di protezione incorruttibile verso queste monete digitali. In aggiunta, i pagamenti effettuati con le criptovalute sono difficilmente rintracciabili. Il loro nome deriva dal fatto che utilizzano la crittografia per verificare le transazioni, la quale garantisce protezione e sicurezza.

Le caratteristiche principali

Esistono dei principi che governano, l’uso, lo scambio e le transazioni delle criptovalute.

1. Crittografia

Le criptomonete utilizzano la crittografia avanzata in modi diversi.

La crittografia nasce nella seconda guerra mondiale come metodo di comunicazione sicuro. Con il passare del tempo ha subito delle evoluzioni, affermandosi nel mondo digitale e basandosi principalmente sull’informatica e la matematica.

Gli elementi principali della crittografia che vengono applicati alle criptovalute sono due:

  • L’hashing. Serve a verificare l’integrità dei dati, a mantenere la struttura della blockchain e a criptare gli indirizzi dei conti e le transazioni.
  • Le firme digitali. Consentono ad una persona di dimostrare il possesso di un’informazione criptata senza rivelarla. Nel caso delle criptovalute, si utilizza per firmare le transazioni monetarie.

2. La tecnologia Blockchain

La Blockchain è un registro pubblico decentralizzato dove sono presenti le transazioni delle criptovalute. I blocchi contenenti le transazioni vengono conservati in ordine cronologico come documentazione permanente e verificabile. Inoltre, permette a tutti di tenere traccia delle transazioni senza il bisogno di registrare i dati a livello centrale.

La Blockchain crea una registrazione la quale non può essere modificata senza il permesso dei partecipanti alla rete.

3. Il block mining

Con “block mining” (estrazione di blocchi), si fa riferimento a quel processo basato sull’unire nuove transazioni, sotto forma di blocchi, all’interno della Blockchain. Per questo tipo di attività, tuttavia, sono necessari software particolari utilizzati per risolvere puzzle matematici. In questo modo è possibile convalidare le transazioni che formano i blocchi.

Ogni volta che il software risolve le transazioni, il “minatore” viene ricompensato con una somma di Bitcoin.

Le criptovalute principali

Ecco le criptovalute che si aggiudicano il podio in ordine di valore di mercato.

1. BITCOIN

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Il Bitcoin è la prima criptovaluta creata e, di conseguenza, la più conosciuta. È stato creato nel 2009 da una persona o, un gruppo di persone, sotto il nome di Satoshi Nakamoto.

Le sue caratteristiche sono ricollegabili più alle materie prime che alle valute tradizionali. Infatti, al giorno d’oggi, si utilizza il Bitcoin più che altro per investimenti e molto meno come forma di pagamento.

Nel Dicembre 2017 vi erano 16,7 milioni di Bitcoin in circolazione (il massimo a cui possono arrivare è 21 milioni). I trader possono acquistare i Bitcoin attraverso uno scambio oppure speculare sui suoi movimenti di prezzo con i CFD (contratto per differenza).

Si tratta della prima divisa digitale per market cap a 1.050 miliardi, capace di sconfinare oltre i 60.000 dollari per poi ritracciare poco sotto.

2. ETHERIUM

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Subito dopo il Bitcoin troviamo Etherium, una criptovaluta nativa dell’omonima piattaforma decentralizzata ideata da Vitalik Buterin, un programmatore russo.

Recentemente un autentico boom ha caratterizzato queste criptovalute, portandole a raggiungere nuovi record a 3.000 e successivamente 4.000 dollari nel giro di una sola settimana. Al momento della scrittura, il token scambia a 4.061 dollari, per una market cap di 470 miliardi.

A favorire questa crescita è stato soprattutto l’aggiornamento della piattaforma a cui sono ancorati gli Etherium, ovvero la Etherium 2.0. Si tratta di un upgrade che garantisce maggiore sicurezza e velocità al network. Inoltre, la Banca europea per gli investimenti ha lanciato un bond da più di 1000 milioni sulla Blockachain Etherium. Queste criptovalute devono il loro successo anche agli NFT.

3. BINANCE COIN

Al terzo posto troviamo Binance Coin, criptovaluta utilizzata come metodo di pagamento per il trading su Binance Exchange.

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Questa piattaforma, ad oggi, si trova ai primi posti per i volumi di scambi gestiti e, così come l’asset, è stata creata da Chanpeng Zhao.

La criptovaluta viene scambiata a 661,9 dollari, in netto rialzo rispetto ai valori di inizio anno, 37,9 dollari. Il tutto per una variazione percentuale positiva del 1646%, ben oltre il tasso di crescita delle prime due crypto per market cap, Bitcoin ed Ethereum. La capitalizzazione di mercato, invece, si attesta a quota 101,6 miliardi.